I Borghi incantati nel Parco Nazionale Gran Sasso e monti della Laga

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Piana di Campo Imperatore – Castel del Monte- S.Stefano di Sessanio – Castelvecchio Calvisio

S. Stefano di Sessanio, avamposto della potenza economica medicea in Abruzzo appare da lontano, con la sua torre cilindrica che si staglia molto più in alto delle case. E’ arroccato su di una sommità con le sue antiche case e con i suoi palazzi rinascimentali. Nelle strette viuzze si possono ammirare bifore e loggiati, antica testimonianza del possedimento mediceo. Il borgo fortificato, con la sua torre circolare , le sue logge tipicamente medievali, le sue stradine che si intersecano, vi farà tornare indietro nel tempo.Castelvecchio Calvisio conserva ancora intatto un suggestivo borgo medievale chiuso da case-mura con bastioni. E’ interessante per il particolare impianto urbano e per i numerosi elementi architettonici. L’interno è caratterizzato da una strada principale e da altre ortogonali particolarmente strette, con le caratteristiche rampe di scale esterne, aggettanti su mensoloni di pietra. Interessante la chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista con portale rinascimentale e nelle vicinanze la Chiesa di San Cipriano. Calascio testimonia la floridezza economica d’un tempo, dovuta alla pastorizia, di cui oggi rimangono notevoli episodi di edilizia civile e religiosa che caratterizzano il tessuto urbano del centro abitato. Pregevoli arredi cinquecenteschi e barocchi vantano la chiesa parrocchiale e quella di S. Maria delle Grazie connessa al complesso francescano. Sovrasta l’abitato il suggestivo borgo di Rocca Calascio con la Rocca, importante struttura militare, quasi sospesa tra cielo e terra a 1464 metri di quota, solitaria e silenziosa , tanto che pare irraggiungibile a chi la guarda da lontano, con torre di avvistamento centrale e mura di cinta con torrioni circolari. La rocca di Calascio sembra fusa con la roccia stessa della montagna: i suoi bastioni sono la naturale continuazione delle bianche pietre calcaree del massiccio su cui si erge. Si tratta di una torre fortificata una tipologia di avvistamento e comunicazione militare.Nei pressi la rinascimentale chiesa a pianta ottagonale di S. Maria della Pietà edificata come ex voto sul sito dello scontro tra una banda di briganti e le truppe di feudatari del luogo.Castel del Monte, antico centro montano legato alla florida tradizione della transumanza, conserva nella parte più arroccata il borgo antico detto “Ricetto”, chiuso da antiche mura con alcune porte di accesso, presenta una struttura chiusa, arroccata e una fortificazione di “case-mura”. Notevole è la chiesa della Madonna del Suffragio (sec. XV) ricca di decorazioni barocche e la chiesa di San Marco Evangelista dei sec. XIV-XV.E’ difficile   immaginare che tra le montagne più alte dell’appennino centrale, ai piedi delle vette più elevate in una successione di vette aguzze che aumentano d’importanza fino a culminare con il Corno Grande si estende La Piana di Campo Imperatore , uno straordinario altopiano a circa 1800 metri di quota, più volte utilizzato como location per girare film Western.E’ una piana unica nel suo genere che si estende per circa 26 km e si raggiunge facilmente in auto nel periodo estivo mentre in inverno l’unico accesso è rappresentato dalla cabinovia che dalla stazione di Fonte Cerreto, sale fino a quota 2100 metri di quota dove si trovano gli impianti sciistici e l’albergo Campo Imperatore in cui il 3 settembre del 1943 venne imprigionato Benito Mussolini. Il Duce fu  liberato il 12 settembre  con una operazione condotta da paracadutisti tedeschi su alianti.Nei pressi dell’albergo si trova un Osservatorio astronomico e un giardino botanico d’alta quota. La piana ricorda a chi lo attraversa l’Asia centrale o l’Anatolia, appare come una prateria senza confini dove lo sguardo si perde in un mare d’erba e di fioriture, le cime che delimitano e circondano quello che viene chiamato comunemente “Piccolo Tibet” sono tra le più elevate e suggestive dell’Appennino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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